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Incontra a Capodanno

Si rinnova domenica prossima, 1° gennaio 2012, l’appuntamento con il pranzo di capodanno offerto dai volontari dell’Associazione Incontra ai senza tetto della città, a quanti vivono in condizioni economiche precarie o situazioni di profonda solitudine.

Il pranzo si terrà presso il Pala Martino di via Napoli, 260 (angolo via Brigata Regina - palestra ex Gil).

L’evento è interamente organizzato e gestito da volontari che hanno bisogno dell’aiuto di tutti i cittadini. Chiunque possa offrire cibo (primi piatti, secondi ,frutta, bevande, dolci) è pregato di farlo, coinvolgendo in questa catena di solidarietà anche amici, familiari, conoscenti e commercianti. Questi ultimi, se a chiusura dei propri negozi il 31 dicembre, avessero prodotti invenduti e volessero donarli, potranno farlo anche il giorno seguente presso la sede del pranzo. I volontari dell’Associazione Incontra saranno, infatti, presso il Pala Martino già dalle 9:30 di domenica mattina.

Anche il panettone in più, il cestino di Natale che difficilmente sarà smaltito o qualsiasi altro prodotto saranno doni speciali e tutto quello che dovesse eventualmente avanzare dal pranzo di capodanno, sarà utilizzato per la cena offerta ai senza tetto dai Volontari dell’associazione Incontra, nei giorni seguenti. Qualsiasi prodotto alimentare, ma anche stoviglie di plastica e tovaglioli di carta, sarà gradito, ma non soldi.

Per l’occasione sono stati previsti 400 coperti, prontamente aumentabili al bisogno.

Chiunque volesse, inoltre, può offrire la propria disponibilità ricordando che la circostanza è soprattutto un momento di condivisione, un’occasione per stare insieme (e quindi nessuno sarà costretto a servire a tavola!).

Per ulteriori informazioni e/o contatti, rivolgersi al presidente Associazione Incontra, Gianni Macina - cell. 338 5345870.

 

Con preghiera di massima diffusione.

 

 

InConTra Associazione ONLUS offre, attraverso i suoi volontari di ogni età, un servizio costante di assistenza agli "invisibili" della città: persone senza fissa dimora, immigrati con una sistemazione precaria e nuclei familiari che vivono nel disagio e nella incertezza, non solo economica.